La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
, trovò Mario il Nebbioso che lo attendeva a pie' fermo, tinto del color di quell'ora. E Mario piantàvagli in faccia due occhi di brama, e l'inchiesta: - Mi
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; stàvano, chi in piedi in una èbete immobilità, chi a terra accosciato, le palme alla faccia; tutti affranti da un viaggio lunghìssimo col non sequente
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, una smania rasentante lo spàsimo, di rigustare la riconoscenza, ch'èrasi pinta nella faccia di Gualdo, e i baci, che sulle labbra di Forestina èrano
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offesa, bevi! - e, strappata di tasca una breve pistola, se la volse alla faccia. La giovinetta alzò un grido straziante: - T'amo! - fu il grido. Sparò la
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più buoni di noi, non sei rimasto con loro? - Gualdo sentissi a scottare la faccia. Egli, che i cavillosi raggiri e i trabocchetti mille di un giùdice
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di faccia e incalottato di nero, con la barba biancastra e le fosse degli occhi che sembràvan castoni vuoti di gemma, lo fiancheggiava additando, e
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da un resinoso chiarore, parèa che sulla faccia di lei fosse appena nevato. Non più, ne' suòi tratti, quella fera inquietezza, quella rapina di brame
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gli occhi ebbri di pianto e, nel freddo chiarore che piovèvan le stelle, un giòvane raffigurò, dall'àgil persona, dalla pàllida faccia, accigliata
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mento. Ma Tecla la Nera, piantàndogli in faccia due sguardi, che èrano stilettate, e accennando a sè stessa, esclamò: noi non siam roba! - Rispose con
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: - Proprio; in faccia alla legge, non c'è. La legge vuol la stessa obedienza e in solajo e in cantina, e nell'unghia e nel capo. Tòccala in tanto così